A Daniela P.
Come le previsioni meteorologiche
che non ci si fida mai
come per gli uomini
anche quelli che non sono marinai
quante parole adesso mi vengono incontro
come fossero persone
con gambe e scarpe nuove
e poi non so mai quello che devo dire
nei momenti più importanti
(sai,quelli che fanno sudare)
io sono come le stagioni
che non sono più quelle di una volta
e me ne accorgo mentre passeggio
fuori e dentro un sogno
che non ci sono ma mi sento
fuoco e fiamma
distruggo quel poco di umano
che la realtà mi riversa addosso
in tutto questo non -amore
che non è odiare
ma non “sentire”niente nemmeno il vento
né l'acqua fresca giù in gola
nonostante l'arsura
figlia madre femmina dolorante
amante amata e ricordata
tra i fiori che non coltivo
nei giardini che non bagno e non ci vedo
cicale o lucciole
nei passaggi obbligati
nei giorni segnati
quelli che restano ed hanno un nome
che non conosco e un numero che non
immagino ma mi piace pensare infinito
in quello che sei
per come sei stata passata in un attimo
come un'auto veloce
e le canzoni dai finestrini aperti
ché era già estate
ed io pronta ad urlare nella notte
fino a restare senza fiato
tutte le cose che mi son rimaste da dire
a te sola,
mi manchi.
Maria Attanasio