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Non si comanda al cuore
nemmeno quando vorresti
che tacesse il dolore,
allora restiamo qui a guardare
il mare
ed i figli giocare a fare i grandi,
con i loro occhi un po’ vuoti
fissi nei nostri già passati
per strade e frutteti
senza riprendere fiato.
Non si comanda al cuore
allora andiamo avanti buttando giù lacrime,
siamo letto di fiume,
siamo sorgente e riposo,
mani di pane e battito in allarme
e non sappiamo fingere e non vogliamo,
siamo mani giunte e cerchiamo illuse
un po’di quiete.
X Elena Apicella, lei sa perché…
Maria Attanasio