Lo posso scrivere? Sì lo scrivo non mi piace l’estate, non mi è mai piaciuta.
Non mi piace il caldo, ho l’impressione a volte che mi sudino anche i pensieri e penso male.
Tutto quello che faccio, mi pesa: uscire, pulire casa, vivere.
Anche fare quello che mi piace mi pesa.
Trovo intollerabile uscire col caldo che subito mi assale.
Nemmeno quando ero più giovane, mi piaceva restavo sola nel mio quartiere senza amiche che andavano in vacanza perché le loro famiglie potevano permettersi la vacanza, senza la scuola che, anche se non mi piaceva era il centro della mia vita sociale.
Poi quando sono, finalmente, sono andata in vacanza sempre portavo con me un senso d’inquietudine perché quello in vacanza non va.
E poi con le figlie piccole sempre a correre prima per preparare tutto per la partenza e poi una volta arrivata fare le stesse cose di sempre in più il mare, la spiaggia la gente , gli ospiti scrocconi.
Al ritorno avrei avuto bisogno di una vacanza per riprendermi dalla vacanza e invece.
Forse mi fossi potuta permettere una spiaggia di quelle attrezzate con gli ombrelloni ben distanziati, il divieto di portare cibo in spiaggia, di giocare a pallone senza musica brutta sparata dagli altri villeggianti spiaggiati male.
Non che non ami il mare, amerei di più quello che circonda un’isola deserta.
Chiedo scusa ma le vacanze della casalinga disperata sono un’altra cosa.