1
A quest’ora i vecchi sulle panchine
si godono il sole tiepido,
parlano di ieri, delle partite
loro avrebbero giocato meglio, sicuro.
2
Mia madre tornando dalla spesa
si riposa
prima di tornare a casa
siede giusto in punta della panchina,
si avvicina un ragazzone nero
le chiede di comprare qualcosa,
lei prende una saponetta
che non userà,
il ragazzone dice: grazie mamma
lei gli offre una sigaretta.
3
Con i soldi risparmiati
andiamo a prendere un gelato
io e Silvia guardiamo i ragazzi
senza fare commenti.
4
Sotto il portone
mi viene a prendere un ragazzo
sembra un orsetto
mi piace,
trent’anni dopo sarà
il mio veleno.
5
Ragazze, anche se era suo desiderio
per quel giorno la chiesa è chiusa,
provate alla Parrocchia centrale
e non disperate, Dio coglie i fiori più belli per il suo giorno,
vaffanculo padre in questo caso
si è servito di un intero campo minato.
6
Piove che sembra una condanna
il prete ,lo conosciamo, non aspetta,
minimo s’incazza,
poi all’improvviso il cielo si apre
possiamo andare,
tutto il quartiere si accoda,
tutti hanno un ricordo,
una parola buona da Lei ascoltata.
Non so gli altri, fratello e sorelle,
io non ascolto nessuno
la fiamma ossidrica che ha chiusa la sua bara,
mi ha sigillato l’anima.
7
I palazzi, le strade,
il viale alberato,
i negozi, il mercato.
Io abitavo in una via lunghissima,
anche se tornassi
in me è rimasto
tutto uguale.
8
(Anna)
Con te la prima sigaretta
nascoste in un portone,
con te le sere ad ascoltare Bennato,
con te a marinare la scuola
(già alle medie),
con te le prime uscite coi ragazzi,
poi la vita ci ha prese
e quando ci siamo ritrovate
era troppo tardi per questo tempo qui, ora.
Ma so che ovunque sei, sorridi.
9
Un uomo senza fantasia
non vale molto
fortuna che non se ne accorge
e vive più o meno bene
fino a scomparire
ai miei occhi.