“Che il sangue del giusto ricada sull'empio”
Che cosa è stato?
Forse il primo dolore inflittoci da Caino
o quell'accettare lo strazio di quel Figlio nudo
e morte in croce senza peccato,
o forse quel velo che abbiamo negli occhi
a correggere il pianto
che ci accompagna da sempre.
Che cosa è stato?
Forse quell'essere forti
quando voi crollavate per niente,
quel dire “capita”
quando non vi si drizzava,
quel credere che era la nostra impurità
a seccare le piante,
a non darvi figli o a generare
altre femmine inutili,
quell'essere sempre un metro almeno
davanti a voi spinte dal desiderio
e dalla speranza.
Che cosa è stato?
Forse quel concedervi figli
così simili a voi
e nemmeno potergli dare un cognome,
quell'aspettarvi dopo le guerre
affilando coltelli e spade,
lucidando scudi,proteggendo la selvaggina
e secoli dopo quel proteggere
coi nostri corpi i vostri figli
dalle bombe.
Che cosa è stato
quel non farci trovare posto
quando tra il migliore e il maschio
si sceglieva l'uomo dai gemelli ai polsi
e l'orologio d'oro e magari nessun vero pensiero?
Per queste e per quali altre colpe
ora ci seguite non voluti,
ci violate anche nei portoni al buio omertoso
di certi palazzi al centro,
com'è che ci uccidete sotto casa
e noi vittime poi vilipese come una bandiera
o un crocifisso in televisione?
Per quale antica maledizione ci tocca
che siate voi maschi a poter scagliare sempre
la prima pietra?
Perché dobbiamo guardarvi andare via
con le mani sporche del sangue dei nostri figli
e la pistola che si è inceppata
quando era il vostro turno
per un colpo in testa?
Per quale antico mistero e mai ammesso sacrilegio
ci tocca il fuoco da secoli,
l'esclusione dal potere,il ricatto politico,
il vostro decidere del nostro corpo
nel bene e nel male ?
Che bello se Dio fosse Madre
e voi tutti inutili
e blasfemi.
Maria Attanasio
Questa poesia mi è stata ispirata da un pensiero di Tinti Baldini.
Spero di essere stata all'altezza delle sue aspettative.