Premesso di essere la contraddizione
fatta persona (e come persona fatta anche un po’ male),
quello che mi piace ora
tra un paio di secoli potrebbe non piacermi più
ma questo non basta ad evitare una quasi lista,
almeno solo perla mia già traballante memoria.
Mi piace molto la musica possibilmente italiana
e preferisco la voce delle donne
anche quando stanno zitte ,mentre gli uomini cantano
lo stesso amore da più vite.
Negli ultimi tempi amo alla follia
leggere le poesie del premio Nobel polacco donna
Wislawa Szymborska (nome che scrivo ma non riuscirò mai a pronunciare),
scoperta molto prima che ne parlasse il buon Saviano
alla televisione ,scatenando l’interesse di molti.
Mi piace alternare libri insulsi e gialli pieni di sangue
ad altri còlti e confesso che a volte di questi
devo rileggere la stessa pagina più volte.
Mi piace la Teologia la ricerca di Dio
fuori dalle chiese, dentro mi incantano i dipinti
e le ragnatele ai soffitti.
Mi piace andare per mercati, tra la folla a volte
scompaio a me stessa.
Non mi piace amare da così lontano creature umane
in cui ho visto il divino, ma è nel mio destino.
Oppure così pago pegno a quel Dio
che sarà più clemente quando gli conterò
i miei peccati sulle dita di una mano sola.
Mi piace addormentarmi stremata dalla chimica di certi farmaci
che poi dovrò scontare prima o poi,
ma non potete sapere che senso di benessere
quando passo dall’ultimo pensiero
all’oblio più totale.
Lo pagherò tutto questo ed altro che mi piace
e forse ho già pagato.
Maria Attanasio Marzo 2012