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Una poesia di Tinti Baldini

A mio padre

ovvero nuova vita

 

Mi ricordo pochi volti

di te

ero bambina minuta

e ruvida

e tu mi toccavi

appena e dicevi

“ma non mangia questa

ragazzina ?”

e mi sentivo una

borsa della spesa

vuota.

                                                                                                                                                                                          

Cent’anni sono

durati sogni nomadi

in attesa di una lettera

e l’immaginario

volava oltre il mare

tra agrumeti e

la terra salata e nera.

 

Ora ti riscopro

malato con la morte

in incubazione

e mi si dice che la voce

stentorea è rigata

di nostalgia.

 

Ora non sei

cent’anni son passati

e non voglio cacciarti

da me ché l’angelo cattivo

deve morire.

 

Racconteremo insieme

alla luna la storia di

attraversamenti in diagonale:

piume nuove,t’assicuro

mi metterò

addosso.

 

Tinti Baldini

Per mio padre,ispirata  da un pensiero di  Maria Attanasio

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F
<br /> Com'è bella l'interazione tra poeti, ci si ispira a vicenda. La tua poesia è molto bella Tinti, ti ho visto bambina e mi sono rivista in te.<br /> Grazie<br /> frantzisca<br /> <br /> <br />
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T
<br /> Grazie maria,sempre d'esserci !<br /> Tinti<br /> <br /> <br />
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