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2 luglio 2009 4 02 /07 /luglio /2009 10:17

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La Verità prima della Bellezza

 

 

Ricostruire chiese sì

Ora et labora

Nei secoli a perenne memoria

Di un dio che c’è ma non si vede

Magari si rigira nel suo letto dorato

Logorato dai troppi pensieri

Ricostruire case e scuole

Possibilmente non di calce viva

Impastata con le lacrime della gente

Dimenticata e rinchiusa

In luoghi comuni di tende e parole

E ci si sente così soli

Al buio delle camerate

E non dimenticate la costruzione

Del ponte che unisce le due rive

Di terre martoriate ma che si possono

Ancora spremere come arance e limoni

E vendere al miglior offerente

La nostra anima per un solo padrone

E poi si muore la sera

Affacciati ad un balcone mentre la vita

Ti passa accanto dimenticando

Di saltarti dentro e siamo tutti più sicuri

Sapendo che il nostro vicino è armato

Immaginando che nostro figlio tutto griffato

Sia felice del tempo che gli è stato servito

Su un piatto d’argento

Ma chissà poi che l’unica vera colpevole

Non sia la morte che fa il suo mestiere

Falciando dove il grano è più innocente

Tanto nessuno chiederà conto di niente

Che differenza fa nel conto della storia del Paese

Un centinaio di morti in più

Cosa importa la causa della morte se non si spiega il mistero

Possiamo continuare tutte le sere il nostro rosario

E guardare il mare il cielo le Dolomiti

E tutte le meraviglie del mondo sui libri

Di persona quelli che possono viaggiare

Possiamo avere tutto ricostruirci pezzo per pezzo

Solo la Verità in fondo è un lusso

Che non possiamo permetterci.

 

Maria Attanasio

 

 

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commenti

C
" Ma chissà poi che l’unica vera colpevole<br /> <br /> Non sia la morte che fa il suo mestiere<br /> <br /> Falciando dove il grano è più innocente<br /> <br /> Tanto nessuno chiederà conto di niente "<br /> <br /> è così, e non si scappa.<br /> Scrivere di ciò serve a qualcosa?<br /> penso di no. Ne ho scritto tanto in passato, è durato l'attimo di una lettura affrettata, qualche breve apprezzamento e... tutto è continuato come sempre.<br /> il poeta, alla fine, scrive solo per non morire di parole dentro. ciao.
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T
La chiusa dice tutto e conclude come si deve il tuo fiume di parole in onde che sommergono..Grazie cara,sempre.Tinti
Rispondi
B
Mamma mia con che gusto lo "scolata". Grazie di esserci.
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