1 maggio 2009
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23:58
Stranamore
Nessuno sa
Nessuno deve sapere
Non è umano
Non è consono
Non è naturale
Non è normale
Non è scritturale
Non è sacro
Non è nemmeno animale
Non è virtuoso
Non è onorevole
Non è fattibile
Non è raccontabile
Non è sentimentale
Non è puro
Non è che istinto abominevole
Nessuno sa
Nessuno deve sapere
Che il cuore mi sanguina
Al tuo solo passare
Sotto le mie finestre.
C .Altieri
maria attanasio
1 maggio 2009
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09:49
Un cane
Correvo felice per strada
abbaiando alla gente sconosciuta
rincorrevo i passeri,
Avrei potuto continuare a essere fedele
illudendomi della tua fedeltà
se non mi avessi abbandonato
sul ciglio di una strada di campagna
ricordo che era Agosto
ed il caldo mi sfiancava.
Mani pietose mi hanno raccolto
dissetato,sfamato,ripulito e risanato.
adesso corro di nuovo,corro ancora
e se mai ti incontrassi un giorno
ti abbaierei la mia rabbia contro.
Alessandra De Rosa
Poesia classificatasi al 2°posto al concorso di Poesia
Città di Saviano nella sezione giovani nel Giugno 2006.
maria attanasio
30 aprile 2009
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Figlio
Ha sguardo di miele e castagne
e tacito
sorriso protetto
mani d ramo
che guardano alto.
Tinti Baldini
Da "SEGNI" Altromondo Editore
maria attanasio
30 aprile 2009
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11:54
Da oggi inizio a pubblicare poesie ,racconti ,riflessioni e quello che vi pare,di altri autori.
quindi chi fosse interessato e conosce la mia e-mail può inviarmi le sue opere ed il suo consenso ad inserirle sul blog.
Quando è iniziata questa mia avventura è l'assoluta libertà che mi ha spinto,ben consapevole che la mia finisce quando inizia la libertà dell'altro.
Quello che vi chiedo è ciò che impongo anche a me stessa,un minimo di serietà,chi mi conosce sa che odio l'arroganza e la volgarità almeno quanto odio ogni tipo di violenza.
Uno dei miei principi fondamentali e che non può esserci libertà senza regole.
Io mi fido di voi e voi fidatevi di me.
maria attanasio
maria attanasio
29 aprile 2009
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08:49
Il bucaniere
Non l'esotico porto che m'incarna
non il turbine che mi scrolla
bastano al pirata avventuriero
per gettare l'ancora ribelle,
nè il ventre caldo che l'accoglie
è incantevole miraggio.
Nel mare che m'invento
catturargli la chiglia potrei
vischiosa d'alghe del naviglio
ma dei flutti seducenti solcati
da mano furba uncinata
non sono che l'approdo d'un momento
di scorreria corsara solo bottino,
di me solo battigia sopravvive.
Daniela Procida
maria attanasio
28 aprile 2009
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23:10
Grazie a tutti,a Teresa che è una gioia,a Tinti fedelissima,a Massimo,Bruno,Aurelia,Cristina,Beatrice la dolce,Glò e tutti gli atri che passano veloci,ma passano.
maria attanasio
maria attanasio
27 aprile 2009
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08:07
Chiederò
Chiederò ancora a queste mani
di scavare l'aria
a questo volto
di recitare la prigione dello sguardo
alle parole scritte
di procurarmi l'onirico ristoro
ché nel profilarsi della luce
non respiro
nel sorridere
resta fermo il tratto della bocca
e la vista è limite oltre il quale
adiacenza ed orizzonte
alla pari accecano.
Daniela Procida
maria attanasio
26 aprile 2009
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00:12
Con le scarpe piene di vento
la sabbia della terra che fu
ti è rimasta in tasca,
il rumore del mare che promette burrasca
e tu ancora non lo sai se questa barca
arriverà mai e dove deve arrivare.
Ti gira il passato negli occhi
e nel sangue ti scorre la paura
per quello che hai visto
e ti risuona in testa quell’unico pensiero
come il ritornello di un canto assurdo,
ti rimbomba nel cervello
tra le onde un po’ grosse e lo sgomento
d’essere un uomo che si sta perdendo:
“nessuno mai dovrebbe essere costretto
a lasciare il suo paese,la sua gente…
…e non si avvista ancora terra.
Maria Attanasio
25/Aprile '09
maria attanasio
25 aprile 2009
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00:09
Se un giorno ti diranno
che
non è vero
che quei morti
sono retorica
che le tante lapidi
ragazze
sono
ornamentali
che la gioia sui
volti accesi
e liberati era una finta
che giovani
donne e padri
alla macchia
a sognar casa
erano pochi
sparuti
ribelli
che urla
a via Tasso
erano musica
per sollevare spirito di popolo;
se ti diranno
che sei libero dal passato
è per chiuderti gli occhi sul futuro
se ti diranno che non c’è
nessun pericolo
allora guardati
intorno
e conta le guerre di oggi
immaginati con un mitra tra le braccia
a vendicarti degli stupri
e dei pianti bambini nella notte
immaginati senza pane e senza acqua
ad aspettare che si calmi
l’ira dei potenti
che l’arroganza lasci il posto alla concretezza
con case
e volti da ricostruire
immaginati a ridare colore ad una bandiera
e futuro ai figli
il giorno dopo la vittoria
cittadino di un mondo
costretto a liberarsi ancora
ogni giorno.
Se ti diranno…
non credere
e pensa.
Tinti Baldini,Maria Attanasio
maria attanasio
24 aprile 2009
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00:15
Oh,mio Dio
io ti amo
come essere che E',
ma se tu non fossi
t'amerei lo stesso
come bel Sogno.
Maria Attanasio
maria attanasio