22 giugno 2018
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15:56
Siamo noi viaggio e valigia
vento e tempesta
parola e pagina
croce e sollievo
prima e dopo il diluvio
il bene supremo
l’amore sudato.
Siamo noi l’attimo e il pianto
sorpresa e spavento
siamo gigli e pane
siamo la sete e la fame
siamo chiave e toppa
l’anima e l’ombra.
Siamo io te
cellule e respiro
impasto d’aria
in un corpo che si muove ancora.
Maria Attanasio di Napoli
22 giugno 2018
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15:54
Ho imparato che l’amore non basta mai a se stesso.
Spesso affinché sopravviva, ci vuole anche la capacità di sopportare le eventuali menzogne e questo non è possibile per tutti.
Ho imparato che se incontri una iena che si butta sui resti dei tuoi disastri, è sbagliato darle altro da spolpare.
Ho imparato che ci sono persone alle quali piace capire ciò che più le conviene.
Ha imparato che la dignità ha un prezzo che spesso è la solitudine.
Ho imparato che l’amore a volte non basta quando c’è disparità culturale.
Ho imparato che se una persona vuole distruggerti userà per farlo anche mezzi all’apparenza
innocenti.
Ho imparato che alcuni maschi considerano la partner come una cravatta e sono disposti anche a prestarla agli amici.
Ho imparato che per andare avanti bisogna fare tabula rasa del passato, niente di solido si costruisce sulle macerie.
Ho imparato che in amore finché c’è sesso c’è speranza.
Ho imparato che aveva ragione mia madre: nessuno dice lavati la faccia che sei più bello di me.
Ho imparato che una persona anche solo abbastanza intelligente, non s’interessa di quello che pensano di lei persone che non solo non sanno guardare di là dal proprio naso ma nemmeno sulla loro fronte.
Maria Attanasio di Napoli
22 giugno 2018
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15:52
Anche tu sei incanto
con le mani cariche di lavoro e vene,
tu che sposti pietre per case non tue,
tu che scegli una mela alla volta
e ne compri tre,
tu che guardi le vetrine
passando oltre,
tu che sai riconoscere la tenerezza dagli occhi,
tu che allo specchio non ti riconosci,
tu che apri lentamente la posta
e c’è , in ogni caso, una sorpresa,
anche tu che leggi rubando minuti al giorno,
tu che metti insieme pranzo e cena con fatica,
anche tu sei incanto, senza retorica.
Maria Attanasio di Napoli
22 giugno 2018
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15:51
Siamo come pietre secolari
che non sanno di esserlo,
abbiamo paura di tutto
eppure andiamo incontro
a ogni cosa
Maria Attanasio di Napoli
22 giugno 2018
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15:50
Le stagioni pallide
e quelle col sole in fronte,
poi l’inverno di gelo
e l’estate di terra riarsa,
in tutto questo rincorrersi dei giorni,
noi chi siamo?
Maria Attanasio di Napoli
22 giugno 2018
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15:49
Occhi terribili
come quelli di una fiera feroce
restano indelebili
come una cicatrice a punto e croce.
E ci sono capelli e mani
nei ricordi come un vuoto d’aria
dentro i miei organi interni.
Addosso ho segni neri,
sembrano lettere
sul foglio bianco
del mio tempo.
Maria Attanasio di Napoli
22 giugno 2018
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15:46
Ha ragione la Poetessa Merini quando dice che è proprio tanta.
E gira in giacca e cravatta oppure in pelliccia.
Qualcuna la eviti, altri li saluti.
Altri ancora hanno talmente modificato le foto che non le riconosci
e passi pure per maleducato.
Vivono bene, si riconoscono tra di loro.
Spesso pensano che sei tu quello che loro sono.
Attaccano per difendersi.
Sempre si credono nel giusto.
Sporcano in giro anche solo con il pensiero.
Da evitare.
Sto scrivendo di…merda.
Maria Attanasio di Napoli
22 giugno 2018
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15:44
Un giorno finalmente
caverò la trave dal mio occhio
e potrò dirti, finalmente,
quello che penso di te veramente.
Maria Attanasio di Napoli
13 giugno 2018
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16:32
Spaventata ancora, ma non so di cosa,
ho preso appunti è tutta qui la vita:
ho ferito e sono stata ferita
di diverso c’era solo la lama.
Maria Attanasio di Napoli
21 maggio 2018
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17:57
( La poesia)
Mi piace la poesia perché in una poesia tutto è possibile.
Quando scrivo, ho di nuovo vent’anni, non ci sono bollette in scadenza anzi tornano tutti i conti.
Non arriva nessun ospite inopportuno, chi è andato ha la mia benedizione, in poesia.
Tutto è così vero da sembrare falso a qualcuno.
Tutto è così mio e non possiedo niente.
Mi faccio coraggio e depongo armi mai realmente avute, in poesia.
Non mi eleva ma tiene a bada il demone che pure è in me.
Tutti tornano, io ritorno da tutti.
Tutto dimentico, dimentico me.
Maria Attanasio di Napoli