Ricordi.
mi facevi giochi con le mollette
per stendere i panni
mi facevi ridere e poi spaventare
con racconti di spiriti burloni
senza nemmeno saperlo
ci facevi da padre
compagno di giochi
e poi d’occasioni
e con gli anni siamo cresciuti
a denti stretti e pugni chiusi
e poi andare
e poi i miei versi
e tu sei l’unico che ha sempre creduto
che le parole ci potessero davvero salvare
e poi il dolore ed il pianto
di una condanna
definitiva e le mani grandi
di nostra madre da lasciare andare
ed il dolore acuto forte
il dolore sempre presente
anche adesso
che ognuno raccoglie i cocci dell’altro
fammi spazio
ché arriverò prima o poi
tra un pianto e una risata
ad accucciarmi al calore del fuoco
del tuo camino
prima o poi.
M.A