Si muore
Si muore ogni giorno di troppa fame
all’inverso,si muore di indifferenza
sotto ad un lampione come gli ubriachi
un tempo a Parigi,mente Verlaine
inseguiva i suoi fantasmi ed io
vagavo nel cosmo prima di incontrare
gli occhi di mia madre e l’esempio
del suo dolore,ed il mio stesso stupore
nero su bianco nel pianto
del bambino senza tempo che sono stato
e sarò perché si muore per mancanza d’occasioni
di noia nelle giornate di pioggia e di sabato,dicono,
si muore di più,nel tentativo di sfuggire al tedio
del lungo fine settimana.
Si muore mentre intorno la vita fa lo stesso rumore
di sempre e per sempre e se non sei tu quello
che sta per morire,lo puoi anche accettare,
come accetti la maleducazione nelle corsie
di un qualunque ospedale sperando
che almeno sia bravo quel medico poco umano
o troppo uomo per farti davvero del bene
sfidando ad armi impari il tuo male;
si muore,ancora oggi d’amore per certi figli
che proprio non sai capire e loro
hanno quasi sempre ragione perché sono il tempo in divenire
che tu hai sulla schiena minuto per minuto
giorno per giorno tutto al passato.
E chissà,amica dolce e fragile,
amore mio lontano e vicino che tocco con mano
che ne sento il respiro e tutti voi che dardi di parole
mi attraversate il cuore,
chissà che non ci sia concesso di morire
per il troppo ridere.
Maria Attanasio