Finirà tutto
Questo passeggiare della gente
Quasi tutte intenti ad un’occupazione
Che non lascia spazio ad altri intenti
Questo esultare per un goal che non faremo mai
Questo piangere per il dolore degli altri
Questo mettere in mostra sentimenti ed ambizioni
Questo ingrassare questo dimagrire
Questo cercare corpi o soltanto sguardi
Per un amore inesistente.
Finirà tutto
Questo alternarsi di stagioni irriconoscibili
Questo raccogliere castagne d’Autunno
Questo scaldarsi le ossa al sole
Questo mostrarsi eternamente giovani
Questo giudicare per non essere giudicati
Questa arroganza madre di ogni violenza.
Finirà tutto
L’eco di una risata lontana
Il pianto di un bambino affamato
La pelle tirata sugli zigomi di troppi uomini
Questa mancanza eterna di risposte
Questo amore non corrisposto ed inspiegabile
Questa ricchezza apparente
E la povertà d’animo lampante
E baci e abbracci
E tutti a suonare cantare ballare
Sulla tomba di qualche nemico ingombrante.
Finirà tutto
Questo mare che va e viene
Questo sole troppo caldo e forse sempre più vicino
Questo mostrarsi vecchio
E credersi bambino nel mondo
Questo Natale questa Pasqua senza resurrezione
Questo concepimento di un’illusione di vita
Questo rumore che penetrerà infine il silenzio
Questo eterno cercare dove nidificare in pace
Confluirà tutto in questo moto perpetuo
Di pioggia terra e pane e braccia e mani e bocche
E occhi e lacrime e carezze
In questo alternarsi di bene e male
Tutto finirà per ricominciare
Io forse saprò finalmente dove andare.
(ispirata umilmente alle poesie
di Nelo Risi)
Maria Attanasio