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7 gennaio 2014 2 07 /01 /gennaio /2014 19:49

Mi lacrimavano dagli occhi pezzi di vetro e tu dov’eri
Nemmeno mi guardavo indietro tanto non mi seguivi
Giurasti un giorno mentre il tramonto ci tradivi entrambi
Che le distanze sono finzioni e simili i dolori
Dov’eri e dove sei mentre cambiano le stagioni
I fogli si lasciano portar via dal vento
Ed io sento gli anni come una scadenza
Dove sei tu con la tua speranza
Come fosse presunzione d’innocenza
Invece io lascio il gioco col piatto pieno
Prenderò quel che verrà fuoco o pioggia
Non dimenticherò nulla perché
Non saper dimenticare è una condanna
Dov’eri quando mostravo le mani
A ricevere il castigo
Per aver detto quello che pensavo
Per aver dimenticato di recitare la preghiera
Almeno qualche miliardo di sere
Ma era bello il sonno bambino
Quando non c’era coscienza da ascoltare
Conti da ripetere a mente
E filosofie e cuori di Gesù che ti guardavano dal muro
Dov’eri quando l’amore era sussurrato
Sudato e rischioso placido gioioso
E nemmeno gli occhi negli occhi potevano
Stupire la paura di aver dato vita improvvisa
E sempre bolla si sapone.
Tu dov’eri quando amavo e odiavo
Con lo stesso fervore
Chi andava e veniva a danzarmi sul cuore
E mi rubava il tempo e si giocava a pallone
Ogni mia ambizione
Dov’eri quando mi negavano i figli
Regalandomi orrori e sangue che mi rubava sangue.
Ma cosa cambia se ci sei ora
Per davvero o chiami tutti “tesoro mio”
Tanto il prezzo e lo stesso
Quando si finge l’amore negandosi
Il disturbo di farlo l’amore
Sopra i letti sui divani scomodi
Nelle auto dai vetri appannati
Nei posti appartati che fanno solo paura
Quando è scambio di corpi l’amore
È perdersi le mani e le gambe l’amore.
Mi lacrimano dagli occhi pezzi di vetro e tu dove sei.

Maria Attanasio 7 gennaio 2014

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